La mia prima vera uscita di caccia è stata quella a camosci, avevo 10 anni, è da quel momento che è nato tutto.
La caccia è per me il miglior modo per salvaguardare l’ambiente, il cacciatore, quello vero che esce 12 mesi l’anno anche una sola uscita ad ottobre, è l’uomo che di più è immerso nell’ambiente, lo conosce e lo rispetta. Solo conoscendo le malattie possiamo pensare di curarle.
Ovviamente mi sento più legato alle specie tipiche di montagna, con cui sono cresciuto: i galli forcelli, le bianche, i camosci e tutto quello che quei meravigliosi posti possono regalare. Sempre accompagnato dai fucili Franchi, ai galli vado con il sovrapposto ad anima liscia Feeling Beccaccia Select, perché leggero e maneggevole, mentre a camosci con la carabina Bolt Action Horizon in 308 WIN affidabile e precisa, anche nei tiri un po’ più lunghi.
A modo mio cerco di farla conoscere, cerco di trasmettere le emozioni che un cacciatore prova attraverso la fotografia e i video, ed ecco la mia altra grande passione, i video.
Credo che ogni cacciatore abbia delle immagini stampate nella mente, di giornate, ore o minuti che non si scorderanno mai. Sono poi quelle immagini che fanno parte delle storie raccontate davanti a un camino da vecchi cacciatori che di scarponi ne hanno consumati tanti e che parlano con voce esperta.
Se raccontassi adesso ciò che ho visto e vissuto non riuscirei a trasmettere veramente quello che ho provato, non ho ancora trovato le parole, ed è per questo che cerco di raccontarle attraverso ai miei video.
Quando ero piccolo guardavo le foto stropicciate in bianco e nero di mio padre: i ricordi a volte si annebbiano, ma quelle restano. Quando sarò vecchio spero che i miei video facciano lo stesso effetto”.