Battuta di caccia al cinghiale, braccata o selezione?

La battuta di caccia al cinghiale è una delle tecniche di caccia al cinghiale più diffuse in Europa e non solo, insieme alla caccia di selezione.

La sfida al cosiddetto “re della macchia” non è mai semplice, ma necessita di abilità venatorie e buona organizzazione.

Il cinghiale è un selvatico coriaceo e largamente presente in moltissimi paesi, anche grazie all’alto tasso riproduttivo che lo caratterizza.

Molti sono i cacciatori che, mossi dalla grande passione per questa tipologia di caccia, si spingono anche oltre i confini nazionali.

La giornata cambierà molto a seconda della tecnica di caccia con cui si sceglie di insidiarlo.

Il cinghiale può essere cacciato in molti modi: oltre alla battuta di caccia al cinghiale abbiamo la braccata, la girata, la caccia di selezione alla cerca e all’aspetto.

La battuta di caccia al cinghiale è una caccia collettiva, profondamente legata alla tradizione culturale di alcune aree geografiche e diffusa prevalentemente in Est Europa.

È una caccia molto emozionante, che resta vivida nei ricordi di chi la pratica. Un cacciatore lombardo descrive così la sua battuta ungherese.

Eravamo nella tenuta del conte T.B., per una battuta di caccia al cinghiale. Le membra intirizzite e il volto provato dai dieci gradi sottozero sono il ricordo di quella giornata perfetta, trascorsa insieme a un gruppo di cacciatori italiani sulle altane dell’area e nelle cantine della villa, dove la dolcezza del Tokaj stempera il freddo e riscalda le membra.

Noi cacciatori incontriamo i segretari e i battitori nel prato antistante la villa. Il capocaccia, come da prassi ungherese, arringa i presenti spiegando i termini della cacciata e invitando tutti alla massima prudenza. L’assegnazione delle poste è preceduta da una breve fanfara di corni”.

Tutte le battute di caccia al cinghiale e le braccate hanno riti in comune, che si svolgano in Italia o all’estero.

Un abbigliamento caldo, visto che si tengono quasi sempre in inverno, e un’arma adatta a tiri più o meno ravvicinati con la giusta ottica da battuta di caccia al cinghiale sono il corredo perfetto. Non vanno dimenticate neppure le giuste calzature, calde e morbide.

Durante una battuta, potrebbero sfilare davanti al cacciatore dozzine di cinghiali o un animale singolo, a volte nella no flying zone, dove è vietato sparare per ragioni di sicurezza, a volte molto vicino, in corsa o fermi soltanto per un attimo.

Un buon Steiner Ranger 1-6 X 24 montato su una carabina bolt action Horizon in .300 Winchester Magnum o in .30-06 Springfield è l’ideale.

Ora un enorme verro si ferma a 50 metri e sembra quasi prendersi beffe del battitore continua il cacciatore “ora si susseguono spari ripetuti alle poste lontane, mentre la canizza infuria e lo sfrascare nel bosco fa sussultare: queste sono le emozioni della battuta di caccia al cinghiale!

Dopo due intense battute, facciamo girare le poste e nuove chance divengono possibili. Avvistiamo una scrofa, due cinghiali e un buon verro.

Quattro o cinque striati stazionano nel prato a breve distanza, e restiamo a osservarli in silenzio.

Alcuni partecipanti sono più fortunati, altri meno, ma l’emozione di quella battuta di caccia al cinghiale è viva in ognuno”.

Cartucce relativamente pesanti ad affungamento progressivo – da 150 a 180 grani – sparate da calibri adeguati sono un ottimo viatico per il cinghiale: tutti i 30 e i 7 mm.

Questo vale sia per le caccia all’estero che per le caccia nostrana sull’Appennino o sulle Alpi, in terreno libero o in riserve private.

Molto cambia se si vuol cacciare il suide in caccia di selezione o da altana.

In tale occasione, trattandosi di un tiro più ragionato e chirurgico, anche una carabina bolt action Horizon in 6,5 Creedmoor e in .270 Winchester può essere utilizzata con successo con palle non inferiori ai 130 grani; le ottiche devono essere luminose e con più ingrandimenti.

In alcune parti del mondo, Tajikistan o Turchia, ad esempio, dove le dimensioni del cinghiale sono notevoli – possono superare addirittura i 300 Kg – le cose si complicano e le modalità di caccia possono variare molto.

In Turchia si caccia prevalentemente in stalking.

Ci si reca sul luogo di pastura e da qui si seguono le tracce, quando non si ha la fortuna di trovare il verro grufolante sul mais predisposto allo scopo e, allora, una bolt action in .300 Winchester Magnum con palla da 180 grani farà il giusto lavoro.

Un’ottima ottica deve consentire un’acquisizione rapida del bersaglio con una nitidezza di immagine notevole; il punto rosso, dall’intensità regolabile, permette di limitare l’errore al minimo e condurre una caccia etica.

La caccia al cinghiale può essere effettuata con fucili semiautomatici slug sia con carabine bolt action. La bolt action Horizon è la scelta di molti cacciatori, soprattutto laddove non è consentito l’utilizzo dei fucili semiauto per questa pratica venatoria.

Nei climi più rigidi può essere conveniente l’uso di una bolt action con calciatura in sintetico, che ben si adatta a tutti i climi e garantisce all’arma una notevole leggerezza e, di conseguenza, maggiore facilità nel brandeggio.

Inoltre, la verniciatura Cerakote presente nella linea Elite delle Horizon, rende le parti metalliche trattate – sulle bolt action nello specifico sono trattate canna e azione – più resistenti agli agenti atmosferici.

In Italia il fascino della battuta di caccia al cinghiale o della caccia di selezione al cinghiale ha conquistato moltissimi cacciatori.

Infatti, si sono moltiplicati in maniera esponenziale i cacciatori di selezione a questo ungulato, soprattutto tra i giovani, senza contare il grande numero di squadre di braccata presenti sul territorio nazionale.

La braccata è una delle forme più conosciute in Italia. In questa tipologia di caccia al cinghiale un lavoro fondamentale è svolto dalla muta dei cani, che guidati dai canai spingono i selvatici alle poste.

Anche durante le braccate, così come in tutte le tipologie di caccia al cinghiale, è bene essere particolarmente prudenti, rispettando le elementari norme di sicurezza e facendo uso del buon senso, per vivere le gioie di questa attività outdoor in modo consapevole e sicuro.

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