Quando l’avventura chiama, Giulia Taboga, Andrea Cavaglià e Davide Cavaglià non possono che rispondere! Be Wild è la prima serie di caccia Franchi, in cui vivere la passione venatoria a 360 gradi, tra giganti di roccia, pianure incontaminate e altopiani che si gettano a picco sul mare.
Siamo nelle Alpi italiane a caccia di mufloni e camosci, cerchiamo l’avventura mettendoci alla prova con esperienze estreme.
Noi, una tenda, gli animali e le sfide della montagna, un susseguirsi di emozioni ci accompagnerà alla conquista del nostro obiettivo.
L’amore profondo di Giulia per la sua setterina non ha confini. Italia e Scozia faranno da cornice ai progressi delle due che, partite da una settimana di addestramento sui grani primaverili italiani, si troveranno ad affrontare beccacce e grouse scozzesi.
Siamo in Friuli, precisamente a Erto, dove si possono cacciare sia cervi che camosci. Il territorio è molto difficile, oltre ad avere sentieri ripidissimi il clima eccessivamente caldo non aiuta, ma Giulia non si fa intimorire. Si parte con le provviste per una notte in baita senza luce e riscaldamento, nel bel mezzo della Val Mesath.
Questa volta vi portiamo nei posti segreti di Giulia, quei luoghi dove ha trascorso l’infanzia e dove ancora oggi va a caccia. Partiremo alla scoperta del Collio a cavallo per poi arrivare in Slovenia, uno dei suoi luoghi preferiti per la caccia al cinghiale.
“Non conosco posto al mondo che mi susciti così tante emozioni, qualsiasi tipo di caccia qui si trasforma in una specie di sogno!”
Siamo alla ricerca dei cervi: il silenzio è assoluto, i paesaggi e i colori sono una cornice davvero perfetta. Le Highlands scozzesi sono lo scenario di un’emozionante esperienza di caccia.
Non c’è niente di più bello che condividere certe passioni con gli amici più cari. Giulia torna in Piemonte con Davide e Andrea per una caccia al cervo in pieno inverno. La montagna è severa, la tormenta segna il viso e gela le mani, ma alla fine ha anche tanto da regalare.
Giulia Taboga e Andrea Cavaglià sono a caccia di caprioli, cervi, camosci e galli forcelli nelle Dolomiti venete. La vera avversaria di questa puntata è una sola, esigente e difficile come solo le vette rocciose sanno essere. Anche questa volta, non mancano gli incontri interessanti. Grazie a due esperte guide del luogo, Giulia e Andrea sono pronti alla prova della montagna.
Giulia Taboga e Andrea Cavaglià sono a caccia di caprioli, cervi, camosci e galli forcelli nelle Dolomiti venete. La vera avversaria di questa puntata è una sola, esigente e difficile come solo le vette rocciose sanno essere. Anche questa volta, non mancano gli incontri interessanti. Grazie a due esperte guide del luogo, Giulia e Andrea sono pronti alla prova della montagna.
La caccia al beccaccino, al cinghiale, la pesca sulla costa trapanese e la ricerca del tartufo nell’entroterra siciliano sono occasioni per scoprire la meraviglia dell’isola, terra dalla cultura millenaria. Giulia Taboga e Andrea Cavaglià saranno messi a dura prova dalle torride temperature del giorno e dai temporali improvvisi della sera, che trasformano l’isola in un terreno di caccia davvero difficile.
La caccia al beccaccino, al cinghiale, la pesca sulla costa trapanese e la ricerca del tartufo nell’entroterra siciliano sono occasioni per scoprire la meraviglia dell’isola, terra dalla cultura millenaria. Giulia Taboga e Andrea Cavaglià saranno messi a dura prova dalle torride temperature del giorno e dai temporali improvvisi della sera, che trasformano l’isola in un terreno di caccia davvero difficile.
Fagiani, caprioli, anatre, il segreto dei tortellini e la simpatia contagiosa degli emiliani. Andrea Cavaglià e Giulia Taboga sono a caccia di beccacce con i loro setter inglesi nella caratteristica “macchia-radura” di quest’area dell’Italia centrale. Poi arriva il momento per Giulia di cimentarsi con la caccia in botte, mentre Andrea è a caccia di caprioli nella campagna bolognese.
Fagiani, caprioli, anatre, il segreto dei tortellini e la simpatia contagiosa degli emiliani. Andrea Cavaglià e Giulia Taboga sono a caccia di beccacce con i loro setter inglesi nella caratteristica “macchia-radura” di quest’area dell’Italia centrale. Poi arriva il momento per Giulia di cimentarsi con la caccia in botte, mentre Andrea è a caccia di caprioli nella campagna bolognese.
Il freddo che sferza sul viso e i tramonti sull’acqua: è la Laguna Veneta, da sempre un luogo di ritrovo per gli appassionati di caccia agli anatidi, nonché la casa degli WET. Sono proprio loro ad invitare Andrea Cavaglià e Giulia Taboga per due emozionanti giornate di caccia in botte.
Se sommi una baita solitaria, un gruppo di amici, la montagna il risultato è uno soltanto: un’imperdibile weekend di caccia al cervo! Negli zaini di Giulia e Andrea c’è solo l’essenziale, il resto lo fanno un’avventura tutta da vivere e il Lago di Como all’orizzonte.
Se sommi una baita solitaria, un gruppo di amici, la montagna il risultato è uno soltanto: un’imperdibile weekend di caccia al cervo! Negli zaini di Giulia e Andrea c’è solo l’essenziale, il resto lo fanno un’avventura tutta da vivere e il Lago di Como all’orizzonte.
Se sommi una baita solitaria, un gruppo di amici, la montagna il risultato è uno soltanto: un’imperdibile weekend di caccia al cervo! Negli zaini di Giulia e Andrea c’è solo l’essenziale, il resto lo fanno un’avventura tutta da vivere e il Lago di Como all’orizzonte.
A pochi passi da Pavia, la riserva di S. Alessandro è da sempre teatro di grandi giornate di caccia agli acquatici, ma non questa volta… Giulia Taboga e Andrea Cavaglià vanno a caccia col cane da ferma. Zoe, la vivace setter inglese di Giulia, è l’indiscussa protagonista dell’episodio. Poi il richiamo dell’acqua si fa irresistibile e nello scenario suggestivo della Lomellina Andrea e Giulia vanno a caccia di anatidi.
A pochi passi da Pavia, la riserva di S. Alessandro è da sempre teatro di grandi giornate di caccia agli acquatici, ma non questa volta… Giulia Taboga e Andrea Cavaglià vanno a caccia col cane da ferma. Zoe, la vivace setter inglese di Giulia, è l’indiscussa protagonista dell’episodio. Poi il richiamo dell’acqua si fa irresistibile e nello scenario suggestivo della Lomellina Andrea e Giulia vanno a caccia di anatidi.
La caccia in Africa è il sogno di ogni cacciatore, un luogo magico in cui le fantasie d’avventura diventano reali e ogni passo racconta senzazioni mai provate prima. Giulia Taboga atterra in Namibia, terra arida e polverosa, con un sogno: la caccia all’impala. Lo insegue nella savana con l’emozione delle prime volte. Con carabina e macchina fotografica scruta ogni nuova specie, per poi unirsi ad Andrea Cavaglià nell’adrenalinica ricerca del blue wildebeest, lo gnu striato, detto anche il “Bufalo dei Poveri”. Ancora una volta è il gioco di squadra che conta.
La principale attività venatoria che si pratica in Africa è la caccia a palla, ma non in questo caso. Sotto un cielo color fuoco, che improvvisamente si tinge di nero, Andrea Cavaglià, cacciatore di montagna, vive, tra la sabbia del deserto, una delle esperienze più emozionanti della sua vita: l’appostamento per la caccia alle sand grouse nella penombra del tramonto. La costa ovest della Namibia è il teatro della pesca dello squalo, seguita poi dalla suggestiva scoperta dell’Etosha, il Parco Naturale situato al centro di una grossa depressione salina, che tinge il paesaggio di colori tenui. L’inseguimento e la caccia al waterbuck conclude questo capitolo.
Gli occhi increduli di Giulia Taboga, bagnati di lacrime, custodiscono il ricordo di una delle avventure più emozionanti della caccia in Africa e una delle cacciate più belle della sua vita. La caccia all’orice è il simbolo indiscusso della Namibia e Andrea Cavaglià onora la possibilità di prelevare un vecchio maschio di orix, o gemsbok in afrikaans. Le dune rosse di Sossusvlei, imponenti e grandiose, segnano il capolinea di questo viaggio. Con le valigie ancora da disfare, Giulia e Andrea sono già pronti a ripartire.
Dall’altra parte del mondo, a più di trenta ore di aereo dall’Italia, inizia una nuova avventura.
Giulia Taboga e Andrea Cavaglià si spingono fino alle impervie montagne rocciose dell’entroterra neozelandese, dimora del maestoso tahr, ambito simbolo di questa terra. Quest’isola ha molto altro da offrire: tacchini, maiali selvatici, oche e anatre, daini e cervi imponenti abitano le verdi praterie della fattoria di Steve, a cui le pecore Merino fanno da padrone.
La caccia al cervo è probabilmente il motivo per cui la Nuova Zelanda è famosa agli occhi dei cacciatori europei. Andrea Cavaglià ha la straordinaria fortuna di poterne cacciare uno qui. Nel frattempo Giulia Taboga vive una meravigliosa passeggiata a cavallo, lasciandosi conquistare dalla bellezza del paesaggio incontaminato di questa terra. Infine, Giulia ritorna in azione, alla ricerca del suo daino.
Isola magica e dalla straordinaria ricchezza naturalistica, la Nuova Zelanda è il paradiso del cacciatore, che sente a ogni angolo parole di libertà trasportate dal vento. Giulia Taboga, testa al finestrino e occhi sognanti, assapora ogni paesaggio che le si presenta davanti. Dopo un’esperienza di pesca sul lago Wakatipu, si unisce ad Andrea Cavaglià per un’emozionante caccia alle anatre: le giornate piovose di caccia agli anatidi sono, infatti, una delle sorprese più belle di questo viaggio.