Caccia in Italia: quali sono le tipologie più diffuse?

Le tipologie di caccia in Italia sono davvero tantissime e ognuna ha qualcosa che la rende speciale. Ecco le preferite dai cacciatori del bel paese.

Se parliamo di tipologie di caccia in Italia, potremmo stare ore e ore a descrivere tutte le particolarità che rendono unica ogni pratica venatoria.

Quello della caccia è un mondo davvero affascinante, ricco di dettagli che non si finiscono mai di scoprire.

Un po’ come ogni musicista ha il suo genere, ogni cacciatore ha la propria tipologia di caccia preferita, da praticare con il giusto strumento.

Ci sono cacce adrenaliniche e cacce maggiormente introspettive, cacce da svolgere con un affiatato gruppo di compagni e altre che si svolgono in solitaria, magari in compagnia del proprio ausiliare a quattro zampe.

Tutte però hanno il potere regalare esperienze ed emozioni uniche!

Le tipologie di caccia in Italia si possono suddividere in base ai selvatici che vengono insidiati e in base alle tecniche e alle modalità.

Caccia in Italia

Una prima suddivisione, che si può effettuare per mettere ordine alla grande varietà e ricchezza del mondo venatorio, è proprio in base alla selvaggina migratoria e alla selvaggina stanziale.

Per quest’ultima si intende selvaggina originaria dell’area e del territorio in cui si caccia, che risiede nella stessa zona senza migrare.

Cinghiale, fagiani, lepri, starne e pernici sono tutti selvatici stanziali molto diffusi nella caccia in Italia, accompagnati da altri meno diffusi come galli forcelli, pernici rosse, coturnici, conigli selvatici.

Con selvaggina migratoria si indicano quelle specie che in determinati periodi dell’anno, specialmente tra settembre e novembre, si trovano a passare in certe rotte migratorie.

Caccia alla beccaccia, al tordo, alle anatre, alle quaglie, ai colombacci sono tutte attività venatorie di questo secondo gruppo.

In questa tipologia di caccia, è molto importante una buona conoscenza del selvatico da insidiare, delle sue peculiarità e abitudini.

Come sarebbe possibile cacciare la “regina del bosco” senza conoscerne i luoghi “segreti” in cui predilige nascondersi?

Altra tecnica per la migratoria molto diffusa in Italia è la caccia al capanno, in cui la cura dell’appostamento e dei richiami vivi impegna i cacciatori non solo nella stagione di caccia, ma durante tutto l’anno.

Restando sempre nell’ambito della caccia alla piuma, gli acquatici meritano uno spazio particolare perché le tecniche e le attrezzature che vengono utilizzate sono del tutto particolari.

La stagione di caccia agli acquatici, che comprende sia specie migratorie che stanziali, in Italia è appena iniziata!

Alle volte in questa caccia la realtà supera persino l’immaginazione, quando il colore del tramonto si riflette sugli specchi d’acqua creando giochi di luce e sfumature degne delle tele dei più grandi artisti.

Nonostante i paesaggi mozzafiato però, la caccia agli acquatici è fisicamente tra le più dure.

I cacciatori si ritrovano a passare anche l’intera nottata in barca oppure attendono nascosti nel freddo della botte il passaggio delle anatre al calar della sera.

Ad acquatici si va in due modi:

  • caccia di appostamento fisso: si può praticare posizionandosi in una botte immersa in acqua e perfettamente camuffata con l’ambiente circostante, o al capanno, in attesa del passaggio delle anatre o degli altri selvatici attratti dal gioco degli stampi e dai richiami;
  • caccia vagante: col cane da ferma o da cerca, che svolgerà un lavoro fondamentale per far involare i beccaccini o gli altri scaltri migratori dai loro nascondigli; o al passo, senza cane da ferma.

In quest’ultima tipologia di caccia, il tiro avviene all’improvviso e distanze più ravvicinate rispetto alla caccia di appostamento.

Camuffamento è la parola d’ordine, perché gli acquatici sono selvatici dotati di una vista acutissima e un fucile con finitura in camouflage è sicuramente quello che ci vuole.

Affinity 3 Elite Cobalt e Bronze sono due semiautomatici in calibro 12 e 20, disponibili anche nella versione supermagnum da 3,5 pollici, rispettivamente con camo Optifade Timber e Marsh appositamente studiato per sfuggire alla percezione degli uccelli acquatici.

Inoltre, la finitura Cerakote su canna e carcassa, oltre a donargli una colorazione moderna e accattivante, garantisce un’ottima resistenza alla corrosione dovuta agli agenti atmosferici.

Il mirino dual color è perfetto per assicurare grande visibilità anche in scarse condizioni di luce, come durante l’aspetto serale alle anatre.

Ora non resta che preparare la barca e… via!

Capitolo a parte è richiesto per la selvaggina di grossa mole e ungulata, che può essere cacciata con varie tecniche.

In Italia gli ungulati che si cacciano sono principalmente cinghiale, capriolo, cervo, daino, camoscio e muflone. Le tecniche di caccia per questi selvatici sono molte e diverse tra loro.

Una attività diffusissima tra i cacciatori italiani è la braccata al cinghiale, che si pratica con l’anima liscia in squadre formate da cani e canai, che hanno il compito di spingere i cinghiali alle poste, in un crescendo di emozioni.

Se si caccia a palla con anima liscia, semiautomatici o sovrapposti dedicati specificamente al “re della macchia” sono quello che ci vuole.

Feeling Slug è il fucile sovrapposto per la caccia al cinghiale di Franchi, estremamente maneggevole e leggero, con canne steel shot da 55 cm e 2,5 Kg di peso.

Discorso diverso va fatto per la caccia di selezione agli ungulati, molto diversa dalle cacce a palla collettive. Introspezione, riflessione, intimità sono tutte caratteristiche tipiche di questa caccia.

In questo caso l’anima rigata e una buona ottica di puntamento sono d’obbligo, perché permettono di effettuare tiri molto precisi e sicuri anche a notevoli distanze.

Carabine bolt action a ripetizione manuale, come quelle della famiglia Horizon, sono perfette per praticare una tipologia di caccia che è sinonimo di pazienza, dedizione ed etica venatoria.

Tutte le carabine Horizon sono consegnate con un certificato che garantisce la precisione di 1 M.O.A. su tre colpi sparati.

Infatti, la canna è realizzata in acciaio al cromo molibdeno per rotomartellatura a freddo e mantiene la massima precisione di colpo in colpo.

Inoltre, grazie all’otturatore con 3 alette di chiusura con apertura a 60°, l’accesso all’azione è rapido e agevole, anche in presenza di ottiche di grandi dimensioni.

Nel mondo della caccia in Italia, la cacca di selezione agli ungulati è un concetto di particolarmente “sentito”, che porta con sé grandi vantaggi per l’equilibrio ambientale e faunistico.

La gestione della fauna e del territorio prosegue anche nel periodo di silenzio venatorio, controllando le specie in sovrappopolamento e tutelando i selvatici a rischio.

È proprio grazie all’attività dei selecontrollori e alla caccia di selezione che è stato possibile ripopolare la fauna dell’Appennino.

Forse è per questo che i giovani cacciatori si stanno avvicinando sempre più numerosi a questa attività venatoria, una “caccia etica” in cui il misto di attesa e stupore per lo spettacolo della natura non smette mai di meravigliare i suoi attenti custodi.

E poi, una nuova generazione con una mentalità aperta e “green”, attenta al mantenimento della biodiversità e al rispetto per la natura, è un bellissimo messaggio per tutto il mondo venatorio italiano.

Le tipologie di caccia in Italia sono davvero tante e diverse tra loro, per cui non resta che capire quali sono quelle che si addicono di più a ognuno e… scoprirne tutti i segreti!

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